NEWS: agosto 2024

Storie di 6 Ticinesi a Parigi

Stadio Olimpico di Sydney. È una mattina di settembre dell’anno 2000. Paolo Della Santa entra in pista per le qualificazioni sui 110 ostacoli. Una formalità. Era arrivato ai Giochi con un tempo da semifinale. Crolla. Ferma il cronometro abbondantemente sopra i 14 secondi.
Passano 12 anni. Londra. Irene Pusterla, da un paio di stagioni flirta con l’élite mondiale. Ma sulla pedana londinese la nostra saltatrice non decolla.
Ne trascorrono altri 12. Jason Solari è chiamato a rompere il ghiaccio con la sua pistola ad aria compressa. È lui il primo Svizzero a scendere in pedana. Ma il suo polso trema. Col proseguire della gara si rinfranca. Conclude in crescendo, ma non basta. Il sortilegio di Olimpia pietrifica pure lui. Peccato. Il tiratore della valle di Blenio aveva un potenziale da top 5. Magari anche da medaglia. Il suo staff credeva. Giustamente. Jason ripone la pistola nel fodero. Reagisce bene. Il rammarico lascia il posto alla voglia di riscatto. È giovane, e per giunta pratica una disciplina in cui si può vincere anche a 50 anni.
Dopo di lui Lena Bickel, la ginnasta della SFG di Morbio Inferiore. Accanto a lei, contro di lei, gareggiano delle macchine perfette che sembrano giungere da un altro pianeta. Invece provengono dall’America, dall’Italia, dalla Cina edal Giappone. Lena si danna. Mette in gioco tutta se stessa. Manca non di molto l’obiettivo della finale nel Completo. Sarebbe stato un sogno. Riesce tuttavia a fare meglio di se stessa. Mai come a Parigi l’abbiamo vista così concentrata e così performante.
Da un Colombo all’altro. Assente Filippo, ci pensa Elia a volare. In condizioni di vento ballerine e birichine riesce a pilotare il suo surf nella Medal Race, la finalissima. Conclude al 7o posto, sinonimo di diploma olimpico. La sua, appartiene alle cosiddette discipline « fun ». Ma è lui ad essere un tipo « fun ». Elia Colombo dispone della «sciallitudine » perfetta per riuscire nel suo sport. Chissà che a Los Angeles non riesca a stupirci. Linda Zanetti non immaginava di esserci. Invece l’abbiamo vista a Parigi in sella alla sua bicicletta. Era la più giovane del quartetto svizzero. E come tale ha lavorato per la squadra. Un team che, senza la stella Marlen Reusser ha sfiorato il colpaccio in una corsa infuocata. Nel sorprendente 7o posto di Noemi Rüegg c’è anche un po’ di Linda. Non mollare, ragazza. Insisti. Lavora. Credici sempre. Fino all’ultimo metro. Il futuro è dalla tua.

Ricky, torna a fare il Richy, per piacere ! Confesso che dopo la sua prestazione di 3 anni fa a Tokyo ero convinto che quest’anno Ricky Petrucciani sarebbe stato in finale a duellare con i Big. A Parigi ci è andato da riserva, chiamato per salire sull’ultimo treno. Bello esserci, certamente, ma da un quattrocentista con il suo potenziale ci attendiamo che spacchi. Purtroppo le ultime due stagioni sono state all’insegna dei contrattempi e della sofferenza. Ma Ricky è del 2000. Gli auguriamo di tornare a fare il Ricky.

Un discorso a parte spetta a Noè Ponti. Bronzo a Tokyo sui100 delfino. Tutti attendevano che facesse almeno altrettanto a Parigi. Lui per primo. La sua è stata una partecipazione dai due volti. Anzi no. Il volto era sempre quello di un ragazzo che ha dato tutto. Bravo sui 200, 5o in finale, mentre in Giappone non aveva passato
il setaccio delle qualificazioni. Bravo anche sui 100. Bravo perché se sei il 4o al mondo nessuno ha il diritto di dirti che non sei stato bravo. Il succo è riassunto nelle due interviste del dopo gara. A Tokyo se ne uscì con un « cazzo ho una medaglia ». A Parigi con « una medaglia di legno, girano un po’ le balle ». Un’analisi da basso
ventre che non fa una grinza. Se avesse corso la finale sui suoi limiti sarebbe salito sul terzo gradino del podio. I primi due ? Inarrivabili. E Noè, con sana e pacata onestà, è stato il primo a riconoscerlo.

Un pensiero agli assenti

C’è chi ci ha creduto fino all’ultimo. Come Ajla Del Ponte. Lo sprinter italiano Marcell Jacobs, oro a Tokyo, è stato accolto come un eroe dopo il suo 5o posto nella finale dei 100 piani a Parigi. Unico europeo nella finale complessivamente più veloce della storia. Tre anni fa questa performance ce l’aveva regalata Ajla, prima europea, unica velocista indoeuropea in un Gotha tutto afroamericano. Ma forse non tutti avevamo realizzato che si era trattato di un risultato mostruoso.
L’avvicinamento a Parigi, per la sprinter losonese, è stato un Calvario. La storia sacra narra che dopo il Golgota, e dopo la Crocifissione, giunge la Resurrezione. Capito Ajla ? Ti aspettiamo !
E aspettiamo anche Filippo Colombo. Il biker di Camignolo, messo a terra lo scorso anno da un grave infortunio, ha lottato come un alieno per conquistare la selezione per Parigi 2024. L’avrebbe meritata, ma i giochi di potere all’interno di Swiss Cycling lo hanno confinato sul divano. Peccato, poiché sul tracciato parigino Filippo avrebbe obiettivamente avuto delle enormi chances di ben figurare.


NEWS: maggio 2024

Les jeux sont (presque) faits

Il secondo ciclo del Progetto Olimpico patrocinato dall’Associazione Aiuto Sport Ticino e sostenuto da AIL, è giunto al momento del verdetto. Erano partiti in 8. Uno, Marco Tadè, che poche settimane fa ha annunciato la fine della sua carriera agonistca, aveva partecipato nel 2022 ai Giochi Invernali di Pechino nel Freestyle, disciplina Gobbe. Gli altri 7 hanno lottato con coraggio per essere presenti all’edizione estiva di Parigi, che andrà in scena dal 26 luglio all’11 agosto. Tre di loro hanno già consapevolmente annunciato di volerci riprovare per Los Angeles 2028. La stagione di Olivia Negrinotti nel canottaggio e di Sasha Caterina nel triathlon non è stata avara di buoni risultati. Purtroppo non sono bastati, e questo in due discipline in cui la Svizzera vanta una buona tradizione, ed in cui la concorrenza è agguerritissima. Per Elia Dagani la non qualifica della squadra Svizzera significa l’esclusione dai Giochi olimpici. Aspettiamo notizie sui suoi progetti futuri. Elia Colombo invece, dopo aver brillantemente qualificato in inverno la NazionaleRossocrociata di Windsurf Foil ai Giochi, ha recentemente ricevuto la sua graditissima convocazione personale. Si fa per contro in salita la strada della lunghista Emma Piffaretti. Ma, lo sappiamo, nel lungo basta una giornata di grazia, un lungo balzo, un atterraggio perfetto con tanto di colpo di reni, ed ecco che il sogno può diventare realtà. Diverso il discorso per Ricky Petrucciani. A inizio maggio, con la staffetta 4×400 mista ha staccato il biglietto per la sua seconda partecipazione ai Giochi. Tre anni fa, dopo l’oro agli Europei Under 23, era approdato agevolmente alla semifinale olimpica. Tuttavia, dopo l’argento assoluto agli Europei del 2022, ha mostrato più ombre che luci. Ma la classe non gli fa difetto, quindi gli auguriamo che la qualifica ottenuta nella staffetta gli sia da stimolo per conseguirla anche nella prova individuale. Abbiamo lasciato in coda ad attendere, i nostri due atleti che da tempo hanno già pronte le valigie per Parigi. Lena Bickel, ginnasta erede di Giulia Steingruber, si ritroverà a gareggiare in un contesto in cui il livello è pazzesco. Un posto in una finale sarebbe degno di una tesi di dottorato sull’ imponderabile.
Dal canto suo, Jason Solari, sereno e tranquillo tiratore, può permettersi di fantasticare e di sognare. Da anni, i suoi risultati sono di livello mondiale. Jason non è vicino all’élite, ne fa parte. Il «pistolero» della Valle di Blenio ne è consapevole e non si nasconde. Nel tiro tutto si gioca in pochi attimi, un respiro, un capello che si muove, un battito del cuore in più o in meno. Jason dovrà gestire tutto ciò sotto la sapiente guida del suo tecnico, il ticinese Mauro Biasca. Gran bel connubio che ha già mostrato tantissimo. Si tratterà di riportare al poligono le emozioni positive vissute durante la marcia di avvicinamento. Concludiamo con un piccolo calcolo aritmetico. Lena, Elia, Jason, Noè, Ricky, ovvero 5 Ticinesi nella Ville Lumière. Con Ajla e Filippo potremmo gustarci tutti insieme il «remake» dei MAGNIFICI SETTE.
A tutti e a tutte, da AAST e AIL un gigantesco IN BOCCA AL LUPO!

 

Da testimoni a protagonisti

Ajla del Ponte era già presente nel 2016 a Rio de Janeiro, come prima frazionista della 4×100 rossocrociata. Quattro anni dopo (anzi cinque), a Tokyo, era stata di gran lunga la miglior sprinter mondiale non afro-americana. Il suo 5o posto nella finalissima dei 100 aveva il sapore del miracolo. Poi, quando gli appassionati già pregustavano ulteriori meraviglie, ecco che la cieca sfortuna si è abbattuta sulla velocista losonese. Infortuni e interventi l’hanno messa out per più di una stagione. Ma Ajla ha cuore, è una guerriera. Ha testa, è una letterata. Ha muscoli, è un’atleta. Mentre leggerete queste righe, dopo un inverno durante il quale ha ricostruito la condizione con pazienza certosina, sarà già tornata alle competizioni, e lo avrà fatto, ne siamo convinti, con il botto. La sua terza partecipazione ai Giochi Olimpici è lì da vedere, da cogliere. Allunga il busto, Ajla, rosicchia centesimi e centimetri ! Ce la farai !

Filippo Colombo era stato protagonista nel cross country olimpico di Tokyo. Solo un inghippo tecnico non gli aveva consentito di avvicinare il podio. Lo scorso anno ha cambiato casacca. Veste la stessa maglia di Nino Schurter, il piu grande biker della storia. Non solo, ultimamente pedala persino più forte di lui. La sua presenza ai Giochi di Parigi avrebbe potuto essere messa in dubbio da un grave incidente occorsogli nel 2023 alla Parigi-Roubaix. Ha impiegato parecchio tempo per riprendersi, ma le prime due gare di Coppa del Mondo, lo scorso aprile in Brasile, ci hanno mostrato il miglior Filippo di sempre. Non si riesce ad immaginare, che non possa staccare definitivamente il biglietto d’accesso alla gara dei cinque cerchi. Se ciò non accadesse, Swiss Cycling perderebbe, stupidamente, un potenziale atleta da podio.

Protagonista lo sarà sicuramente Noè Ponti. Il nuotatore della Nuoto Sport Locarno non ha praticamente mai avuto dubbi sulla sua qualifica all’evento più importante del quadriennio. Sempre vicinissimo all’élite mondiale, nei tempi e nei piazzamenti, quest’inverno, agli Europei in vasca corta di Otopeni, ha fatto saltare il banco. Oro nelle 3 distanze a farfalla, e argento nei 100 misti. Un filotto di imprese che gli è valso il titolo di Nuotatore Europeo dell’anno. Bontà sua, non ha avuto infortuni. Nel nuoto ci si può fermare per sovraffaticamento, più raramente a causa di traumi. Si tratta soprattutto di pianificare alla perfezione i picchi di forma. Nessuno e nulla vieta che il prossimo picco sia a cavallo fra luglio e agosto, a Parigi.

Ajla, Filippo, Noè, vi aspettiamo!


NEWS: febbraio 2023

Il Progetto Olimpico si arricchisce

C’è un’altra New Entry. Si chiama Lena Bickel, è una ginnasta. In virtù dei suoi risultati, è stata proiettata di slancio nel nostro Progetto Olimpico. È un piacere potervela presentare. All’età di 4 anni, dopo aver seguito alla TV una gara di ginnastica artistica se ne esce con: “Voglio fare quello!” Detto fatto. Pochi giorni dopo varca la soglia di una palestra. Per anni sarà, ed è tuttora, la sua seconda casa. Lena, oggi diciannovenne, vive, studia e si allena a Macolin, poiché fa parte della nostra Nazionale Élite. “Guarda e impara” è il suo motto. Davanti a lei ha avuto il modello Ilaria Kaesslin in Ticino, Giulia Steingruber oltralpe. Ma non ha mai distolto lo sguardo anche dalle altre grandi interpreti della ginnastica mondiale. Cresce bene, costantemente, la ragazza del Mendrisiotto, partita dalla SFG di Morbio Inferiore. E lo fa a dispetto degli infortuni, che sono il vero incubo per una ginnasta. Il suo 2022 avrebbe potuto essere ancora più luminoso, ma la iella ci ha messo il suo zampino. Ciò nonostante Lena è riuscita a conquistare il titolo svizzero alla parallela asimmetrica e l’argento nel concorso completo. Inoltre, di ritorno alle gare dopo la riabilitazione si è concessa il lusso di salire sul 2° gradino del podio al Memorial Gander di Chiasso, in un contesto agonistico internazionale. Il 2023 sarà l’anno della verità. Gli obiettivi sono alti, ma non sono affatto una chimera. Un posto nella finale All Round agli Europei significherebbe biglietto per i Mondiali. E se anche ai Mondiali testa e fisico di Lena dovessero rispondere “presente”, ecco che si aprirebbero le porte di Olimpia. Varcare quella soglia era un sogno. Oggi è diventato un obiettivo. Per questa ragione noi dell’Associazione Aiuto Sport Ticino siamo più che lieti di accogliere Lena Bickel nel Progetto Olimpico patrocinato da AIL, accanto a Sasha Caterina, Elia Dagani, Olivia Negrinotti, Ricky Petrucciani, Emma Piffaretti e Jason Solari. In bocca al lupo a tutte/i.


NEWS: novembre 2022

Si amplia la collaborazione fra Associazione Aiuto Sport Ticino e AIL

Con un partenariato nato nel 2019 e recentemente rinnovato fino al 2025, le Aziende industriali di Lugano (AIL) SA sono scese in campo al fianco dell’Associazione Aiuto Sport Ticino con un progetto di sostegno agli atleti ticinesi con potenziale olimpico.
Grazie alla struttura professionale e alle riconosciute competenze in ambito sportivo, l’Associazione Aiuto Sport Ticino è oltremodo felice ed orgogliosa di annunciare che a partire dal 2023 la collaborazione fra l’Associazione e le AIL si rafforzerà, ampliando la rete di sostegno anche agli atleti paralimpici con ambizioni, attivi in Ticino. Ci rallegriamo per questo ulteriore passo nella direzione di un sostegno concreto e puntuale a favore del nostro territorio e che colma una lacuna che da tempo era oggetto di discussione in comitato.

 

C’è chi vede Parigi e chi la vede allontanarsi

Oramai li conoscete. Sono i nostri Magnifici 8 del Progetto Olimpico Parigi 2024, da noi sostenuto col patrocinio di AIL.
Non stiamo a ricapitolare i numerosi e incoraggianti risultati da loro ottenuti nel corso di quest’anno. Ci limitiamo a dire che per Sasha Caterina (triathlon), Elia Dagani (scherma), Olivia Negrinotti (canottaggio), Ricky Petrucciani e Emma Piffaretti (atletica leggera), Jason Solari (tiro) le porte di Olimpia sono sempre aperte. Ricky e Jason in particolare hanno conseguito risultati vicinissimi all’élite mondiale. Le speranze di vedere qualcuno di loro in pista, in acqua, in pedana, strada o poligono nella capitale francese rimangono più che mai accese. Forza raga!!! Con rammarico, dobbiamo per contro salutare due defezioni. I fratelli Danilo e Luka Tesanovic (taekwondo), si sono chiamati fuori dal progetto. Lo hanno fatto con onestà e con una punta di tristezza. La Federazione svizzera di TKD, per mancanza di idee o di volontà, non è stata in grado di progettare un percorso formativo e agonistico che potesse garantire una crescita costante ai suoi atleti
di punta. Nel corso del 2022 Danilo e Luka hanno partecipato a tutti i campi di allenamento previsti, oltre a quelli concordati con i loro coach della Summit Taekwondo di Lugano ed a quelli che si sono assunti privatamente. Ma senza le gare non si acquisiscono punti per salire nel Ranking mondiale e puntare quindi ai grandi appuntamenti internazionali. Da qui la decisione di proseguire l’attività per pura passione. I due fratelli intendono comunque partecipare ai Campionati nazionali sotto le insegne del loro Club. Chissà che, in caso di successo, non ci possa essere qualche ripensamento? I tempi lo consentirebbero. Noi glielo auguriamo.


NEWS: maggio 2022

AIL e Aiuto Sport Ticino ancora insieme a sostegno dei candidati ticinesi alle prossime Olimpiadi

Era quasi inevitabile. Lo si sentiva nell’aria. Dopo il successo del Progetto Olimpico dello scorso triennio, pareva logico voler proseguire l’avventura fino ai Giochi del 2024 a Parigi. Per l’Associazione Aiuto Sport Ticino si è trattato di una felice e gratificante intuizione. Per AIL un’opportunità fra le altre per manifestare il proprio sostegno alle istanze del territorio. Non ci saranno più Noè Ponti, Ajla Del Pone e Filippo Colombo. Loro tre, il sogno olimpico lo hanno già coronato. Non solo, i risultati esaltanti hanno modificato al rialzo le loro prospettive di carriera. Rimarranno comunque accanto all’Associazione in qualità di Ambasciatori e di Padrini per i loro più giovani colleghi. Saranno in 8, in realtà 9 visto che uno Marco Tadé la partecipazione ai Giochi di Pechino l’ha già alle spalle, a dare la caccia ai 5 cerchi olimpici. Si tratta di 4 giovani che già ci avevano provato in occasione dell’edizione di Tokio 2020 e che avevano dimostrato di avere i numeri per farcela.  Elia Dagani, spadista, avrà grossissime chances di qualificarsi con il quartetto rossocrociato. E se poi dovesse arrivare anche l’accesso alla gara individuale, nessuno piangerà. Dal canto loro Emma Piffaretti (atletica leggera) , Olivia Negrinotti (Canottaggio) e Sacha Caterina (triathlon) dovranno prendersi il loro tempo per crescere ulteriormente. L’asticella è alta, ma loro ci sanno fare. Forza!

Agli atleti citati si sono aggiunte 3 New Entry: i fratelli Danilo e Luka Tesanovic (taekwondo) e Jason Solari (pistola ad aria compressa).  Fanno parte delle rispettive Nazionali svizzere, sono seguiti con attenzione e competenza, Hanno un’età tale da non mettere loro troppa pressione.

Si è infine aggiunto a questa fantastica cavalcata su Parigi anche Ricky Petrucciani, campione Europeo Under 23 sui 400 piani e semifinalista lo scorso anno ai GO di Tokyo. L’augurio di AIL e di AAST è che tutti e 8 possano vivere e farci vivere emozioni meravigliose, sulla scia dell’ultima edizione di Tokyo.


NEWS: febbraio 2022

Grazie ad AIL che ha deciso di continuare a gareggiare accanto a noi

Lo sguardo è già rivolto ai prossimi Giochi Olimpici estivi che si terranno nel 2024 a Parigi.
Esclusi i professionisti, sappiamo già che parecchi e parecchie giovani ticinesi delle nostre liste di sostegno vorranno far parte di questo nuovo prestigioso progetto olimpico.
Stiamo lavorando alle liste che vi verranno comunicate con il prossimo numero del nostro Giornale. Di certo sappiamo che AIL correrà ancora con noi, con il suo preziosissimo sostegno. Da parte nostra, e soprattutto da parte degli atleti, un gigantesco GRAZIE AIL.


Progetto Olimpico Tokyo 2020

Voi fantastici ambasciatori del Ticino, noi fieri di avervi sostenuti

Era un Progetto olimpico, targato Associazione Aiuto Sport Ticino / AIL. Si è trasformato in un’entusiasmante realtà. GRAZIE!

 

Il presidente dell'Ass. Aiuto Sport Ticino in compagnia di Noè Ponti

Il presidente dell’Ass. Aiuto Sport Ticino in compagnia di Noè Ponti

 

“Fa male, malissimo”. Sono le prime parole pronunciate  da Ajla Del Ponte dopo la staffetta 4 x 100 conclusa al 4° posto dal quartetto rossocrociato. Forse, in quell’istante, la sprinter losonese aveva perso la bussola. Era delusa, profondamente delusa. Voleva una medaglia che non è arrivata. Peccato, certamente, ma ciò che lei, gli altri Ticinesi, e tutta la delegazione elvetica hanno fatto ai Giochi di Tokio, alla vigilia era semplicemenmte inimmaginabile. Basterebbe concludere questo nostro contributo con una sola parola: GRAZIE. Tuttavia crediamo sia più che doveroso ripercorrere il loro cammino olimpico. Anzi tutto sapevamo che, a differenza di altre edizioni, le nostre ragazze ed i nostri ragazzi, in barba ai principi del barone De Coubertin,  sarebbero volati in Oriente per essere protagonisti e non per fungere da comparse. Così è stato, tuttavia, con immensa gioia,  dobbiamo riconoscere che il loro impegno ed i loro risultati sono andati oltre le più rosee aspettative. Pensiamo a Noè Ponti. Che fosse un talento, anzi il più luminoso talento del nostro nuoto, lo sapevamo. Ma da qui ad ipotizzare una medaglia! Lui ambiva alla partecipazione ad una semifinale. Invece è approdato per 2 volte all’atto conclusivo. Con la staffetta 4 x 200 sl, giunta sesta, e nei 100 delfino. Su quest’ultima distanza, ai recenti Campionati Europei, era giunto 7°. A Tokio, turno dopo turno, è cresiuto. Quasi ci ha fatto pensare che si fosse nascosto. Vederlo sul 3° gradino del  podio, con il bronzo al collo, accanto al fenomeno statunitense Caeleb  Dressel, ed all’ungherese Kristof Milak, di 1 anno più anziano, è stata una delle immagini più gioiose che ci sono giunte dalla capitale nipponica. La  carriera di Noè proseguirà negli States. Gli  auguriamo che sia un’opportunità per crescere ulteriormente e farci di nuovo sognare a colori.

Torniamo ad Ajla Del Ponte, con la certezza che avrà oramai elaborato la tristezza per la mancata medaglia con la staffetta, e che abbia realizzato pienamente ciò che ha combinato laggiù, lontano da casa. Il 5° posto nella finale dei 100 metri è qualcosa di gigantesco: perché Ajla era una delle più giovani; perché è stata la 1° europea; perché ha fatto corsa pari con ragazze afroamericane geneticamente più predisposte ad uno sforzo breve ed esplosivo. Come per Noè, anche per Ajla, i Giochi Olimpici di Tokio, sono stati una tappa di una carriera di cui  quasi non riusciamo a percepire i confini.

Il terzo nostro rappresentante del Progetto  Olimpico Aiuto Sport/AIL era il Biker Filippo Colombo. Il suo 12° rango nella prova di Cross Country, può far pensare ad una prestazione di 2° piano. Nulla di più sbagliato. Il portacolori del VC Monte Tamaro, ha semplicemente commesso un errore di posizione nel cruento giro di lancio, in cui è rimasto intruppato. Poi la sua gara è stata una costante risalita verso posizioni più consone al suo talento. L’aspetto che più di altri va sottolineato è che Filippo è sceso in pista poche settimane dopo un grave incidente ( frattura del bacino), che avrebbe persino potuto precludergli la  partecipazione. Per questa ragione il suo 12° posto ha il sapore di una medaglia. Arriverà, ne siamo convinti, dato che lui ha solo 23 anni.

Qualcuno si chiederà:  “Ma come, e gli altri Ticinesi presenti a Tokio?” Avete ragione, ce n’erano altri 3 che, per ragioni diversificate, non facevano parte del Progetto Olimpico Aiuto Sport/AIL. Sarebbe un delitto non dedicare anche a loro questo spazio. Per “jus generis e jus aetatis” cominciamo da Maria Ukulgova, la più esperta, quella col palmares finora più ricco. Per lei, a 32 anni,  si è trattato probabilmente dell’ultimo grande evento mondiale. Lo ha onorato  fino all’ultimo metro, anche se è mancata la tanto attesa partecipazione ad una finale. Diverso il contesto degli altri due. Michele Niggeler, spadista della Lugano Scherma, nel torneo individuale ha sofferto la pressione del debutto. Si è rifatto ampiamente in quello a squadre, in cui è stato il migliore dei nostri. Peccato che proprio i più esperti siano incappati in una giornata no, e  non abbiano quindi fornito quell’apporto che in tempi non lontani aveva sospinto i rossocrociati verso l’oro mondiale.

Da ultimo, ma non certo per importanza, eccoci a Ricky Petrucciani, semifinalista e  14° assoluto sui 400 piani, nonché terzo miglior europeo. Qualcuno obietterà che si tratta di un buon risultato, ma  nulla di più! Eh no, Signori, il ragazzo della Val Onsernone, ha solo 21 anni. Era di gran lunga il più giovane fra i 24 semifinalisti. Ha dominato gli Europei U23 poco prima dei Giochi,con tempi  vicinissimi a quelli del primato nazionale di Mathias Rusterholz. Siamo su livelli eccelsi. Ricky Petrucciani:  segnatevi questo nome. Per molti di voi si è trattato della coperta di queste  ultime settimane. Ma quanto prima tornerà a far parlare di sé.

In conclusione un gigantesto grazie va ad AIL, che ha creduto in questo Progetto Olimpico e lo ha sostenuto finanziariamente. Mancano 3 anni ai Giochi di Parigi 2024. Le nostre atlete ed i nostri atleti già scalpitano. Noi, nel nostro piccolo, siamo pronti a sostenerli. Sarebbe bello poter camminare di nuovo insieme, mano nella mano, convinti che il prossimo ciclo potrebbe riservarci emozioni ancora più sorprendenti.

Di Giancarlo Dionisio


L’iniziativa “Progetto Olimpico, Tokyo 2022”

Grazie ad un accordo fra AIL SA e l’Associazione Aiuto Sport Ticino, è stato creato un fondo di sostegno per i giovani talenti ticinesi che ambiscono concretamente ai Giochi Olimpici (prima tappa Tokyo 2020). Aiuto Sport Ticino potrà così sostenere in modo mirato proprio quelle giovani leve che si impegnano maggiormente, con contributi annuali finanziariamente molto interessanti. Un aiuto che li incoraggi e che permetta loro di prepararsi al meglio.

AIL è un partner da sempre molto vicino allo sport e soprattutto ai giovani e desidera dare un significativo sostegno proprio a quei talenti che fungono da esempio e che spesso con mezzi limitati si impegnano per importantissimi traguardi.  In Aiuto Sport Ticino AIL trova un partner professionale che mette a sua disposizione le competenze necessarie per selezionare i vari sportivi, per affiancarli e seguirli da vicino nel corso della preparazione in vista della possibile selezione ai Giochi Olimpici.

Gli sportivi sostenuti sono tutti talenti ticinesi cresciuti nelle fila di società della regione e che vantano reali possibilità di raggiungere la qualifica olimpica. Non fanno parte del progetto di sostegno sportivi che, praticando discipline professionistiche, già percepiscono importanti remunerazioni finanziarie per la loro attività, o sportivi che non hanno ritenuto di aver necessità di ulteriori sostegni. Le liste sono comunque aggiornate e riviste a scadenza semestrale in funzione delle necessità effettive e dei progressi  sportivi ottenuti nella fase di preparazione e selezione per i Giochi Olimpici.

La prima lista di sportivi selezionati comprende 9 nominativi e verrà però costantemente rivalutata a dipendenza dei risultati, delle prospettive di qualifica e dell’impegno profuso da ogni sportivo selezionato.

 

Sportivi sostenuti nella prima fase del progetto

  • Ajla Del Ponte, atletica leggera, 23 anni
  • Emma Piffaretti, atletica leggera, 17 anni
  • Noè Ponti, nuoto, 18 anni
  • Filippo Colombo, mountain bike, 22 anni
  • Ilaria Käslin, ginnastica artistica, 21 anni
  • Sasha Caterina, triathlon, 19 anni
  • Tiago Pugno, pugilato, 27 anni
  • Olivia Negrinotti, canottaggio, 19 anni
  • Elia Dagani, scherma, 21 anni

 

Partner dell’iniziativa